mercoledì 3 settembre 2014

Itajaì - Diario di bordo 1

Dove: un'esistenza calma ma con qualche eccesso nel weekend fa si che io mi trovi qui. Itajaì, stato di Santa Catarina, sud del Brasile. Ci rimarrò fino al 28 Ottobre 2014.

Perché: Vitto e alloggio. Considerando il caro affitto romano le mie spese mensili si sono praticamente annullate. Queste almeno erano le motivazioni iniziali, attualmente non so il motivo per cui sono qui, a parte il lavoro, certo.

Come: Tramite AIESEC, una associazione no profit della Sapienza che mi ha proposto di trasferirmi due mesi ad insegnare inglese. L'inglese imparatelo come si deve.

Sembrerà una banalità ma tutto si dimentica, ecco io scrivo per non dimenticare. I posti che visito, le persone che conosco, quello che mangio, le idee che mi catturano e qualsiasi altra cosa io voglia portare nell'etere. 

Lory, mia madre, oltrepassò i confini italiani una sola volta da nubile. Andò a Parigi dove tre cugini l'aspettavano per farle visitare la città (e probabilmente controllarla anche). Annotò su un tacchuino il numero dei gradini che bisognava salire per arrivare al primo, al secondo e al terzo piano della tour Effeil. Attualmente è l'unica cosa che ricorda di Parigi.

La vista di Itajaì dal Morro da Cruz, che significa monte della croce. Saranno neanche 200 metri sul livello del mare (dell'oceano ad essere precisi). La città che oggi ha 200000 abitanti e 200 anni di storia si estende a perdita d'occhio.

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